Il divorzio è sempre difficile, sia per la coppia che per la famiglia, ed ancor di più per i figli. La legge impone che i minori abbiano rapporti sia con un genitore che con l’altro, ma in quali casi uno dei due può ottenere quello esclusivo? In che cosa consiste?
Cos’è l’affidamento
L’affidamento di uno dei figli impone ai genitori di prendere importanti decisioni su questioni che li riguardano, ovvero la loro crescita, l’educazione, la salute e l’istruzione. Per fare in modo che il minore abbia contatti e legami solidi con entrambi, la legge italiana impone che tale affidamento sia condiviso, e le decisioni devono competere a entrambi.
C’è da fare, poi, una differenza tra affidamento e collocazione. Quest’ultima, infatti, riguarda la residenza del minore, dopo la separazione dei genitori, e a differenza dell’affidamento non può certo essere paritario. Essa può essere solo tra uno dei due genitori, e la decisione di tale residenza spetta al giudice, che comunque deve anche valutare le visite all’altro genitore.
L’affidamento esclusivo
Il fatto che un minore venga affidato esclusivamente ad uno solo dei genitori è un’eccezione, e di solito viene disposto nelle separazione giudiziali. I presupposti perché ciò avvenga sono principalmente due: l’idoneità del genitore a cui viene affidato e l’inidoneità dell’alto, sotto il profilo educativo o se il genitore in questione presenta delle mancanze di diverso genere.
Generalmente, non si decide in base ai conflitti dei genitori, a meno che questo non crei stress e disagi ai figli. L’affidamento esclusivo scatta se uno dei genitori viola o trascura i doveri verso il minore, oppure abusa del suo ruolo o è indifferente verso di loro. In generale, le cause principali di questo tipo di affidamento sono due, ovvero se l’affidamento condiviso è oggettivamente pregiudizievole per il minore in questione oppure se il genitore risulta incapace o inidoneo ad occuparsi del figlio. Non è insolito che in tali casi vengano coinvolti psicologi ed assistenti sociali, soprattutto se si sospettano maltrattamenti.
Secondo dei dati del 2018, su un totale di 47364 casi di affidamento, solo 3549 sono stati esclusivo, e la maggior parte in favore della madre. In una minima parte, ossia 416 casi, i minori sono stati affidati a terzi, come nonni, zii, etc, nel caso nessuno dei due genitori risulti idoneo all’affidamento.