Scienza & Tech

Anemoni di mare: che animali sono? Cosa si sa della loro biologia?

Gli anemoni di mare, noti anche come attinie, possono sembrare delle piante ma in realtà sono degli invertebrati appartenenti all’ordine dei Cnidari antozoi sessili, che a loro volta sono una sottoclasse degli Esacoralli. Ma quali sono le loro caratteristiche? Dove vivono?

Il loro aspetto

A differenza di altri organismi della loro specie, la loro anatomia è diversa in merito alla muscolatura e la morfologia dei tentacoli. Il loro corpo, grosso e cilindrico, ha uno strato epiteliale esterno ed un interno detto gastroderma. La loro bocca presente una o due corone di tentacoli, e sia essi che la bocca sono rivolti verso l’alto, mentre alle estremità sono presenti dei piedi, che si fissano sui fondali grazie ad un sistema ventoso.

I loro tentacoli, poi, sono coperti da cellule speciali, ovvero gli cnidoblasti, che permettono loro di difendersi dagli altri predatori. Quando i piedi si appoggiano, poi, oltre a spostarsi possono nutrirsi, con la corrente e la luce adeguata, e così essi possono rimanervi per molto tempo.

La loro biologia

Gli anemoni vivono in acque poco profonde, nel Mar Mediterraneo e nell’oceano Atlantico, incluso le coste a sud della Gran Bretagna e dello Stretto di Gibilterra. Essi, poi, vivono in simbiosi con pesci, spugne e altri organismi marini. Ad esempio, il gamberetto fantasma si protegge grazie ai suoi tentacoli, tra cui vive protetto, e lui “ricambia il favore” rimuovendo da esso dei prodotti di scarto, dei quali si può anche nutrire.

La loro riproduzione può essere sia sessuata che asessuata. Nel primo caso avviene tramite le uova, mentre nel secondo per scissione. Nelle specie unisex, che sono numerose, gli spermatozoi vengono trasportati dall’acqua in cavità dell’anemone e lì si schiudono le larve, che rimangono del tempo nel corpo della madre, fino a che essa non gli espelle dalla bocca. Molti anemoni sono ermafroditi.

Si cibano si organismi invertebrati e piccoli pesci, che come è stato accennato prima catturano con i loro tentacoli. Se si nuota in fondali dove questi organismi sono presenti, è bene non toccarli, perché le cellule sui tentacoli sono urticanti, e possono restare attaccate ai tessuti cutanei, anche con i guanti, sebbene siano fragili.

Potrebbe piacerti...