Chi ama i cavalli e l’equitazione non può non conoscere il polo, uno sport di squadra a cavallo, in cui gli sfidanti cercano di segnare punti in una sorta di porta formata da due paletti. Ma cosa si sa di questo sport? Quali sono i suoi benefici?
La sua storia e le regole
Non si sa con precisione la data o l’epoca in cui questo sport è nato, ma sembra che la prima partita di polo risalga al 600 a.C., e fu disputata tra persiani e turcomanni, ed in seguito tale gioco fu riveduto e corretto dai bizantini. Esso fu inserito tra i giochi olimpici nel 1900, ma vi restò solo fino al 1936, ed aver ottenuto il maggior numero di medaglie con questo sport fu la Gran Bretagna, seguita dall’Argentina, dalla Squadra Mista, dagli Stati Uniti, dalla Spagna e dal Messico. Tuttavia, esso annovera appassionati e giocatori diversi famosi, passati ed attuali, tra cui Walt Disney, Silver Stallone, Tommy Lee Jones ed il defunto principe Filippo, consorte di Elisabetta II. In Italia, il primo club di polo è stato fondato a Roma nel 1940.
Una partita si svolge su un campo da gioco di 270 x 150 metri, tra due squadre composte da quattro giocatori ciascuna, e lo scopo è di colpire tra due paletti una palla con l’apposita mazza di legno, chiama mallet. Vince chi alla fine della partita, della durata variabile (di solito va da sette a diciassette minuti) ottiene più punti.
I colpi fondamentali sono quattro, ovvero l’avanti a destra, all’indietro a destra, avanti dal lato vicino ed indietro dal lato vicino, ed essi possono avere delle particolarità. Ad esempio, c’è il colpo sotto il collo, in cui bastone vibra sotto il collo del cavallo, cercando di colpire la palla ad angolo retto, oppure il colpo di disingaggio, ed in questo caso il cavaliere gioca una finta per effettuare un gancio di seguito, tirando indietro il bastone e colpendo quello dell’avversario prima che sia quest’ultimo a colpire.
In uno sport del genere molto dipende anche delle qualità del cavallo, che deve essere veloce, scattante e con la capacità di cambiare rapidamente direzione durante la gara.
Benefici e controindicazioni
Sono diversi i benefici di questo sport, se si pensa ai vantaggi degli sport di squadra e dell’equitazione. A livello fisico, esso permette di migliorare la destrezza e la coordinazione, sviluppando i muscoli lombari ed addominali, e permettendo al sistema nervoso di rimanere vigile. Per praticare questo sport, tuttavia, si consiglia di mantenere allenato il corpo facendo dell’attività aerobica, come la corsa. Con esso si possono bruciare fino a 550 calorie all’ora.
Tuttavia, questo sport può presentare degli inconvenienti. Infatti, stare sulla sella per un tempo prolungato può procurare dolori alla schiena, arrossamenti alla pelle, contratture muscolari ed infiammazioni (in particolare alla prostata).